Le sofferenze nette delle banche italiane in aprile sono calate a 77,2 miliardi, valore più basso da maggio 2014, mentre gli impieghi a famiglie e imprese, riferiti a maggio, sono cresciuti dello 0,8% circa su base annua (da +1,15% di aprile).
Questi i dati del rapporto Abi di giugno.
Abi conferma anche la ripresa del mercato dei mutui, con i dati di aprile che mostrano l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie in aumento del 2,4% rispetto ad aprile 2016.
Ai minimi i tassi di interesse praticati alla clientela con il dato di maggio, pari a 2,79%, che ritocca il minimo storico precedente di 2,81% di aprile.
Le sofferenze nette ad aprile 2017 si posizionano a 77,2 miliardi (dai 77,8 miliardi di marzo e valore più basso da maggio 2014), in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In particolare, rispetto al picco di 89 miliardi toccato a novembre 2015 si registra una riduzione delle sofferenze nette di oltre il 13%.
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 4,42% ad aprile 2017 (era 4,89% a fine 2016 e 0,86% prima della crisi).
In maggio Abi segnala un aumento dei depositi del 4,3%, un deflusso delle obbligazioni (-14,5%) con un saldo complessivo in leggero aumento annuo di 0,2% dal -0,1% del mese precedente.